L'ho letto in una giornata di pioggia, una pagina dopo l'altra col tempo scandito dal ticchettio delle gocce sul davanzale della finestra, un tempo lento come quello del protagonista che cerca di cavarsela tra un morso della fame e l'altro.
Fame è un libro visionario, pubblicato per la prima volta nel 1890, che ha dato riconoscenza internazionale al suo autore: Knut Hamsun.
La storia è incentrata su questo scrittore squattrinato che cerca di guadagnarsi da vivere scrivendo articoli per un giornale, purtroppo con scarso successo. Nonostante la sua ricerca di alternative per procurasi da vivere, continua a ricevere rifiuti, ai colloqui, al giornale, per arruolarsi, nessuno lo vuole ma lui non demorde, sempre avvolto da un tragico orgoglio ottimista, non si lascia piegare, nonostante i momenti di sconforto con se stesso, con gli altri l'umore si mantiene saldo, nega l'evidenza della sua disastrata situazione di fronte a chi lo incontra, una situazione testimoniata solo dai vestiti logori e dall'estrema magrezza.
Sapete, è questo che mi ha colpito molto di questo protagonista, il suo orgoglio, il suo rifiutare un aiuto quando qualcuno si accorgeva del suo malessere perchè questo, per lui, avrebbe significato ammettere di trovarsi in difficoltà, di non farcela da solo, di dover chiedere la carità, di abbassare la testa e quindi, piuttosto che cedere all'umiliazione e alla vergogna di chiedere aiuto, preferiva soffrire la fame. Dall'altra parte però, pur essendo orgoglioso, quando riusciva a guadagnarsi quei pochi soldi non mancava di darne qualcuno a un vecchio gobbo incontrato per strada più sfortunato di lui, invece di tenerseli tutti per sè. E qui si nasconde il cuore della storia, nel gesto del dono.
Perchè questo gesto ci fa capire che il nostro protagonista non è attaccato al denaro o alle cose materiali perchè non è quello che cerca, quello che cerca, quello per cui ha fame è l'opportunità di essere qualcuno e che qualcuno lo riconosca.
Tutti vogliamo sentirci importanti e indispensabili in questo mondo e non ci basta ricevere quello che ci serve, dobbiamo provare la soddisfazione di essercelo guadagnato con le nostre forze e poi donarlo a chi più ne ha bisogno.
Fame è un libro indimenticabile, un ritratto di umanità e dura realtà che spezza i sogni più deboli per far fiorire solo quelli più forti.
Da leggere.
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| Fame / Knut Hamsun Adelphi, 1974 p. 186 |
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