Sono sempre stata attratta dalle storie dell'orrore, della magia, dell'esoterismo e così ho deciso di cercare i primi libri in cui si parlasse di queste due figure nella letteratura: i vampiri e i lupi mannari.
La prima opera in cui compare un vampiro è di John William Polidori dal titolo: il vampiro, pubblicato nel 1819. C'è stata una discussione durata anni per l'attribuzione del racconto che alla fine sembra appartenere effettivamente a Polidori. Il libro, di un centinaio di pagine, si legge in poche ore anche per il fascino in cui si viene avvolti leggendo. Quello che mi ha colpito del racconto è la versione diversa di vampiro che ci viene raccontata rispetto a quella con cui siamo cresciuti tramite la serie tv Buffy, l'opera di Dracula fino a quelli più moderni di Vampire Diaries e Twilight.
Il vampiro di Polidori, è un uomo maledetto che deve trovare una sposa ogni anno e berne il sangue per poter rinnovare la sua vita da vampiro di un altro anno, pena la morte. Una concezione molto diversa da quella moderna.
Di lupi mannari invece si parla per la prima volta in un racconto di Alexander Dumas, scrittore conosciutissimo, il signore dei lupi, che ci riporta una storia che gli raccontò il suo custode Mocquet quando era ragazzo.
Anche qui la maledizione del lupo mannaro è molto diversa da quella che conosciamo, niente luna piena ma piuttosto un patto con Satana, l'invidia, l'insoddisfazione personale e i capelli rossi.
Siamo nel 1780 e il protagonista è Thibault, uno zoccolaio invidioso e maligno che spinto dall'insoddisfazione della propria vita finirà per accettare con ingenua superficialità, un patto diabolico con un grosso lupo nero: ogni suo desiderio di vendetta verrà esaudito in cambio di un capello. E mano a mano che i desideri si accumulano i capelli iniziano a diventare rosso sangue, lunghi come crini di cavallo e impossibili da strappare.
Ho trovato entrambi i libri molto interessanti e credo sia molto bello andare al cuore di queste leggende per vedere in che modo si sono evolute nel tempo.
 |
| Foto da Pinterest |
Commenti
Posta un commento