...DALLA PARTE DI JOKER...

 Ho visto il film, un attimo in ritardo rispetto all’uscita nel 2019 dove la vita che c’era fatico a ricordarmela, ma a parte questo, qui sono dalla parte di Joker, dalla parte del cattivo di Batman, dell’assassino, del folle. 

Questo film ci porta a una riflessione: i mostri non nascono per caso, è la società a renderli tali, essi sono il prodotto di una disfunzionalità sociale protatta troppo a lungo, sono la voce che urla sopra una città dilaniata dal degrado, dal crimine, dai soprusi, dall’assenza di servizi, sono la voce che offre giustizia, una giustizia violenta, disumana e che alla fine riceve applausi. 

Joker è il prodotto creato dalle esigenze di persone lasciate sole dallo Stato e che in lui vedono l’unica soluzione possibile per riavere una vita dignitosa, anche se questa dignità la si acquista uccidendo vite umane.

 I poveri contro i ricchi, l’eterna lotta frutto della discriminazione, del divario abissale tra chi può e chi no. Vi siete mai chiesti come abbiano fatto le persone ad accettare e idolatrare i propri dittatori? Essi erano la soluzione estrema dove altre non ce n’erano. 

Ma chi è Joker? Joker è Arthur, un uomo gentile che aspira ad essere un comico, vuole far ridere le persone, portare gioia ma il suo buon proposito viene reso difficile dalla malattia mentale che gli provoca eccessi di risata irrefrenabili. Incompreso, vittima di violenze fisiche e psicologiche, e lasciato solo, noi facciamo il tifo per lui e quando smette di subire, quando si ribella in un atto di esasperata violenza, lo giustifichiamo, siamo con lui.

 

Non mi stupisce che l’interpretazione di Phoenix gli sia valsa l’Oscar, era da tempo che non guardavo un film così ben fatto e recitato, che ve lo dico a fare, è un film da vedere assolutamente. 



“ Ho sempre pensato che la mia vita fosse una tragedia. Adesso vedo che è una commedia” Joker





Foto da Google


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