Ho iniziato leggere questo libro e non ci ho capito nulla.
Mi ci son volute un pò di pagine per capire che mi trovavo in mezzo a un salone con delle statue, in cui c'è il mare, i pesci, gli albatros e che viene chiamato: la Casa.
In cui ci vive un personaggio dal nome Piranesi, che ogni tanto incontra l'Altro per aggiornarlo di cosa succede e porre domande.
Eppure nonostante queste informazioni ho continuato a capire poco di questa storia.
Mentre avanzavo con la lettura la domanda costante è stata: ma di cosa si sta parlando? Dove si vuole arrivare?
Poi scopri di essere incastrato in un labirinto e quel senso di smarrimento acquista un senso, tutta la storia lo ha, ma devi arrivare in fondo, devi attraversare parecchi saloni per capirlo.
Come? Girando le pagine del libro.
L'autrice inglese, Susanna Clarke, di cui ammetto non avevo letto nulla, seppur conosciuta per il suo romanzo Jonathan Strange e il signor Norrell, mi ha lasciato piacevolmente sorpresa con il suo romanzo.
Il suo protagonista, Piranesi, è come una pagina bianca senza domande, vive in questo mondo fuori dal mondo, lasciandosi affascinare dagli uccelli marini, dalle statue, dagli immensi saloni, raccoglitore di dettagli, annota tutto in diari.
Vaga nella solitudine con la compagnia di se stesso e delle visite di questo misterioso personaggio chiamato l'Altro, sarà con la venuta di 16 che questo incanto inizierà a spezzarsi, che le domande inizieranno a fiorire.
E si sa che le domande portano con sé la sete di risposte.
E sarà proprio la conoscenza di queste risposte che porterà Piranesi a scoprire una terribile verità.
Consigliato? Sì. Se ti piacciono le storie originali, fantasiose che celano riflessioni profonde.
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| Piranesi/ Susanna Clarke Fazi, 2021 Kobo, p.163 |
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