...PREGIUDIZI INCONSAPEVOLI / FRANCESCA VECCHIONI e IL TEST DELL' IAT...

156 pagine e due test dell'IAT ( Test delle associazioni implicite ) dopo, mi sono fatta una bella analisi su come funziona il pensiero e come questo sia condizionato dagli stereotipi e dai pregiudizi. 

Il cervello funziona così, tende a trovare scorciatoie per fare meno fatica, così nel leggere la realtà crea modelli e generalizza per arrivare a delle risposte prevedibili.

Ciò che è prevedibile ci da sicurezza, è ciò che non lo è che ci preoccupa.

 A nessuno piace l'insicurezza, crea disagio e a volte addirittura paura. Il cervello quindi, tramite dei meccanismi mentali ci garantisce questa prevedibilità. 

L'autrice in questo libro ci spinge a mettere in discussione le nostre convinzioni e ad essere più consapevoli delle distorsioni del pensiero e dei bias cognitivi a cui siamo soggetti continuamente, solo così potremmo  conoscere le persone e la realtà che ci circonda più profondamente. 

Credete di no?

Allora vi faccio una domanda: quante volte avete giudicato una persona in base all'età, all'abbigliamento, al genere? 

Quante volte vi capita di fare delle associazioni mentali come donna / famiglia e uomo / lavoro?

Forse non lo sapete ma molte volte tendiamo a tenere in considerazioni solo le informazioni che rafforzano la nostra idea su qualcosa ignorando le contrarie e questo è chiamato Bias di conferma. Se ci facciamo un'idea che una persona è intelligente tenderemo a vedere i comportamenti che ci faranno dire che è intelligente, rafforzando la nostra idea. 

Ma ce ne sono molti altri: Illusione di frequenza, Effetto Alone, Brandwagon effect ecc. 

Secondo uno studio riportato nel libro, infatti, solo lo 0.4% delle informazioni vengono elaborate in maniera consapevole. 

Questo dato mi ha stupito, praticamente prendo decisioni in maniera inconsapevole, praticamente non so bene quello che sto facendo. 

Un altro argomento molto interessante del libro è stato quello relativo ai nudges, "spinte gentili " che si basano sugli automatismi del nostro sistema intuitivo per prendere le scelte. Infatti, sono strettamente collegati alla teoria dell'architettura delle scelte che consiste nel creare percorsi di scelta per le persone. Nel libro viene riportato l'esempio delle mosche disegnate all'interno degli orinatoi maschili, che spingeva questi ultimi a colpirle con la pipì e quindi a farla dentro invece che fuori.

Interessante, vero?  Non mi stupisco che le aziende utilizzino queste tecniche con il neuromarketing per fare un sacco di soldi guidandoci negli acquisti. Ci avevi mai pensato?

Consigliato? Direi di si. È un libro scorrevole e pieno di informazioni utili, inoltre ti sfido a fare il test dell'IAT, per scoprire che pregiudizi hai e quando questi influenzino le tue scelte. 


Pregiudizi inconsapevoli / Francesca Vecchioni
Mondadori, 2020
p.156
 Foto by Paola Iervolino



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