....LAGO DI CAVAZZO E LE CASCATE DEL TORRENTE PALAR....

 Siamo partiti presto, in auto suona la radio anni 80 da cui " shazammo"  una canzone dopo l'altra. Adoro lo stile delle canzoni anni 80, così coinvolgente, avete presente? Ma sto divagando. 

Prendiamo l'autostrada Palmanova-Tarvisio e dopo un'oretta usciamo a Osoppo, diretti ad Alesso dove prendiamo un caffè nel bar del centro e chiediamo indicazioni per raggiungere le cascate. La gentile signorina ci indica la strada percorribile a piedi. Il paese è deserto ed è difficile non sentirsi un estraneo approdato in un territorio ben custodito, tutto è diverso, l'aria è più fredda e non sa di sale, ma di alberi e terra. 

Il silenzio che ci avvolge è il regalo più grande accompagnato solo da un leggero sciabordio d'acqua che si fa più intenso mano a mano che ci avviciniamo al torrente. Il suolo è ricoperto di foglie marroni, arancio e gli alberi si stagliano contro un cielo azzurro pastello. È una giornata splendida. 

Questa atmosfera mi riporta ai ricordi d'infanzia, dove la gita in montagna si faceva di domenica ed era un momento prezioso di condivisione e insegnamento, dove si imparava il rispetto per la natura e in particolare per la montagna, dove si mangiava un panino seduti sull'erba e ci si inebriava dei profumo del bosco. Si imparava a stare attenti a dove mettere i piedi e a non lasciare nessuno indietro. 

Il percorso per le cascate procede su delle rocce, facilmente scalabili e da cui si apre una bellissima visuale panoramica. L'acqua è di un verde smeraldo incredibilmente bello, ti lascio una foto senza filtri. 


Torrente Palar
Cascate Palar ( senza filtro )


Me

E il lago? Adesso ci arriviamo. Prendiamo di nuovo l'auto e abbandoniamo Alesso per dirigerci al Lago di Cavazzo. Il parcheggio è ampio e a due passi, eccolo lì con le sue folaghe e germani reali sulle rive alla ricerca di cibo. L'acqua di un verde intenso si sposa col colore oro delle canne creando un bellissimo contrasto dove perdere lo sguardo. Subito si è avvolti da un'immensa pace e gratitudine per poter godere di tutto questo. 
Pranziamo nel chiosco di fronte al lago con un panino e una birra, avete notato che quando mangiate all'aperto dopo una camminata e in mezzo alla natura il cibo ha un gusto diverso? Non so perchè ma è così. È un appagamento diverso, un piacere. 
Il nostro giro si conclude intraprendendo un sentiero lungo la riva del lago alla scoperta di scorci e passi nuovi, beltà paesaggistiche da incorniciare in un obiettivo per condividere quelle emozioni una volta tornati a casa. 





Foto by Paola Iervolino






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