...BABY E LA RICERCA D'IDENTITÀ...

 Prendi una ragazza dai capelli neri a secchiello e una bionda, dai carattere così opposti da attrarsi,  inseriscile nel liceo privato Carlo Collodi di Roma, pensa allo scandalo delle Baby squillo dei Parioli nel 2003 e hai una storia. Una storia di due adolescenti, Ludovica e Chiara, alle prese con una ricerca di identità che passa attraverso la consapevolezza del potere sessuale del proprio corpo usato però in maniera sbagliata e per i motivi sbagliati. Dove la mancanza di sicurezza la si fa dipendere dal sentirsi desiderate e volute in un gioco illusorio di controllo e di potere nei confronti di questi uomini disposti a pagare per averle. Guadagnare dei soldi fa sentire subito grandi e indipendenti, in una parola: adulti. Così quello che sembrava essere la risposta alla ricerca d’identità e  l’entrata nel mondo adulto, si trasforma in un boomerang dove chi crede di controllare è in realtà controllato e loro inconsapevoli, si ritrovano come due pesci rossi  in una vasca di squali. 

Le ragazze infatti finiscono in un giro di prostituzione senza via d’uscita.

La serie che si sviluppa in 3 stagioni da 6 episodi l’una è scorrevole e molto incentrata sulla psicologia dei ragazzi piuttosto che su un avanzare della trama. Molto bello il modo in cui viene mostrato il rapporto di amicizia tra le due ragazze le quali insieme trovano il coraggio o la follia di scegliere e sempre insieme poi di  pagarne le conseguenze.


Consigliata?


Sì, in quanto offre uno spaccato importante di quello che è il mondo degli adolescenti così schivi e imprescrutabili da non essere capiti dai genitori spesso troppo impegnati tra lavoro e problemi personali i cui figli dovrebbero essere la priorità. Non dico sia sempre colpa dei genitori se certe cose accadono, la ricerca di una propria identità è un percorso che si fa da soli, una strada che si calpesta con le proprie scarpe, in cui ci saranno momenti senza cartelli e altri in cui ne avrai troppi, eppure l’avviso del burrone, quello deve essere segnalato e non ha niente a che vedere con il girare a destra o sinistra. Poi come dice il detto :  " You make choices and choices make you. "


Foto da Pinterest





 

Commenti