...NEL CONTAGIO/ PAOLO GIORDANO....

E non poteva mancare la lettura sul contagio ed ecco un libro che cade a fagiolo come si dice : " Nel contagio "  di Paolo Giordano, classe 82 e vincitore del premio strega e campiello opera prima col romanzo " La solitudine due numeri primi ".
L'autore inizia così raccontandoci dello spazio vuoto inatteso in cui si è ritrovato  ( come tutti noi ) ,  un intervallo di sospensione della quotidianità in cui la scrittura gli corre incontro come un'infermiera e gli fa da ancora nei confronti delle paure che si insinuano nella mente. La scrittura così come la matematica sono per lui un antidoto all'angoscia, tramite le parole si esorcizza la paura definendola  in lettere nero su bianco.
E poi cominciano i numeri abbinati alle lettere, se R0 viene mantenuto, se il valore di R0, portando a una confusione di dati e numeri in cui si dice tutto il contrario di tutto e dove  ci spronano a portare pazienza, ma lo sappiano bene che la pazienza ha un limite.
La frase del " non bisogna correre rischi " rimbomba tra le righe, bisogna pensare come una collettività aderendo all'idea che l'epidemia cambia se siamo noi a cambiare.
Così il bersaglio delle colpe bisogna spostarlo dai cinesi allo specchio, perché dice l'autore: " la colpa del contagio è tutta nostra " , l'aggressività contro l'ambiente, la deforestazione, l'estinzione delle specie, e non dimentichiamo gli incendi in Amazzonia.
Il virus sarebbe quindi la conseguenza della distruzione ambientale, il prezzo salato del nostro egocentrismo. Siamo andati a bussagli alla porta e il virus ci ha aperto.
Cosi l'autore identificando il contagio come a un invito a pensare ci suggerisce questa quarantena come mezzo  per farlo.
Alla ricerca di certezze abbiamo trovato opinioni e così con un calendario che si sgretola restiamo in attesa di una sacrosanta normalità.

Consigliato? Sì. Un libro che si legge in un'ora, un libro scorrevole che invita a pensare, in fondo è gratis, facciamolo.



Foto by Paola Iervolino

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