Ho consigliato tanti libri ad amici, parenti, sui social eppure se c'è un libro che mi sento davvero di dire che deve essere letto, questo è Walden di Thoreau. Perchè ci insegna a guardarci dentro e intorno, ci fa mettere in discussione. E so che a molti non piace, non piace dover guardarsi allo specchio e chiedersi: " cosa sto facendo? "
Non è facile fermarsi e chiedersi se la propria vita ha un significato o è solo una routine incastrata nella velocità di un sistema sociale che ci vuole sempre in movimento e perennemente distratti, con troppi bisogni e troppe poche certezze.
Non siamo centrati.
Nella nostra quotidianità non stiamo camminando in equilibrio, siamo di corsa, col passo che incespica e gli obiettivi lontani.
Che poi quali sono questi obiettivi? I soldi? Il successo? La macchina nuova?
Thoreau mette in discussione tutto, si ritira per due anni sulle rive di un lago, costruisce una baracca di legno e vive di semplicità. Non gli manca nulla nella sua essenzialità e connesso alla natura si sente molto più fortunato di chi lavora chiuso nelle botteghe del paese 8/10 ore al giorno solo per poter permettersi delle tende migliori.
Lui le tende non le ha, ma ha tutto il tempo del mondo. Chi è più ricco tra i due?
La condizione della maggior parte delle persone non è molto differente, si lavora per acquistare cose e nel tempo libero le si consuma. Si lavora e quando non si lavora invece di riempirsi di significato, di esperienze che accrescono, ci si svuota ancora di più per i centri commerciali, per i negozi, per le vie frenetiche di città che non conoscono sorrisi, ma sguardi bassi, persi nella frenesia del tempo che scorre e sembra non essere mai abbastanza.
Forse bisognerebbe ricordarsi come saggiamente ci dice l'autore, che la ricchezza superflua può comprare solo cose superflue, ma per comprare ciò che è necessario all'anima non occorre denaro.
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Foto da Pinterest |
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