Che le donne e la scrittura avessero avuto un rapporto difficile è risaputo, donne che pubblicavano sotto pseudonimi maschili per essere prese sul serio sia da scrittori che lettori ce ne sono parecchie, Emily Bronte “ Ellis Bell”, Charlotte Bronte “Currer Bell”, Nelle Harper Lee “ Harper Lee” solo per citarne alcune.
Ma andiamo a vedere gli altri problemi…
1. Bisogno di privacy e silenzio. In una società in cui la donna deve contemporaneamente lavorare, essere donna di casa, madre e moglie, inserita in un contesto in cui tutti hanno bisogno di lei, nessuno si è posto il problema che forse sia lei ad avere bisogno di qualcosa, come il tempo e lo spazio per sé. I libri non si scrivono con una borsa della spesa su un braccio, il capo al telefono dall’altro, il bimbo che dice che ha fame e il marito che aspetta la cena.
2. Mancanza di denaro per realizzarsi. Una volta le donne erano mantenute dai mariti, a patto che si dedicassero a tempo pieno alla casa, ai figli e agli impegni sociali, ora, se non sono mantenute e devono andare a lavorare, non hanno tempo per scrivere, perché raramente il marito si dedicherà ai figli o ai lavori domestici perché la moglie deve scrivere.
3. Il proprio sesso è un ostacolo innato. Nel momento in cui si riescono a risolvere i primi due problemi, ci si scontra col fatto di essere donne in un mondo dove i parametri del successo sono decisi dagli uomini.
4. Dicotomia puttana / madonna. Una donna che scrive di sesso è considerata puttana, una brava donna scrive romanzi rosa, storie senza pretese letterarie.
L’ultimo lo aggiungo io :
5. Una donna che scrive è troppo profonda quindi poco seria / affidabile. Nonostante le donne di oggi abbiamo molta più libertà di scrivere non si può fare a meno di scontrarsi con questa realtà, una realtà dove io stessa sono stata considerata “ troppo profonda “ per un lavoro.
E se anche la profondità è un difetto, allora continuerò a scrivere per le donne scrittrici come me che hanno bisogno di sentirsi dire: “ Non sei sola, non ti vergognare di ciò che scrivi, di ciò che senti, di ciò che vuoi comunicare al mondo, di chiedere il tuo tempo, il tuo spazio e di prenderteli, di dire “no “, sii sempre fiera di ciò che sei : una donna . “
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Anais Nin Foto da Pinterest |
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