Ci sono libri che ti spingono a riflettere e a metterti in discussione. A iniziare viaggi o a finirli. Questo libro parla d’amore. Dell’amore che dura. Dell’amorability. Ci si pone la domanda: può durare l’amore? Ci si può preparare ad amare nel modo giusto? La nostra protagonista, Meredith, decide di mettere in stand by la sua storia per tornare solo una volta pronta. Pronta ad amare nel modo giusto. Che poi, esiste un modo giusto? In questo percorso sull’ imparare ad amare ci sono tre sezioni da prendere in considerazione, quelle che riguardano il : tra me e me, tra me e l’altro, tra me e il mondo. Tre sfere fondamentali che devono essere in equilibrio. L’importanza di realizzarsi per essere pilastri solidi da soli, la capacità di lasciare libero l’altro che è altro da noi, con i suoi spazi e respiri, il nostro rapporto con il mondo.
Così con un taccuino dove annotare le sue riflessioni, la sua amica Rosa e un pappagallo speciale, parte alla realizzazione di se stessa, in un viaggio da Parigi a New York, tra il superamento di ricordi dolorosi, platee vuote e cadute, che le faranno imparare la prima lezione: amarsi per amare.
Alla fine non credo ci sia un modo giusto di amare, penso ci siano delle “regole” che fanno funzionare meglio le coppie nella maggior parte delle volte. Ma il punto è che se non c’è la base, il sentimento, ogni accorgimento, comportamento modificato e perfezionato non serviranno a niente se non a capire che cambiare strada è l’unica cosa giusta.
Consigliato? Sì. Un romanzo leggero e scorrevole. Di questa autrice ho letto tutti i libri e vi consiglio il primo. Quello che mi è piaciuto di più: La tua seconda vita comincia quando capisci di averne una sola.
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| Foto da Internet |
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